TOSI-ACCORPAMENTO PARCHI, “SIGNIFICA PIÙ CEMENTO E MENO TUTELA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO”

La Giunta Regionale, attraverso le dichiarazioni del suo assessore Giampedrone, propone di eliminare i consigli e i presidenti dei parchi, optando per un’unica cabina di regia, alla quale affiancare gli attuali direttori degli enti.

Inizialmente la Giunta Toti aveva giustificato la scelta con presunte ragioni finanziarie. Una tesi insostenibile, che la stessa maggioranza ha poismentito, svelando, di fatto, le vere motivazioni: ovvero, la volontà di controllare in maniera diretta i parchi, slegandoli dalle rappresentanze territoriali.

Siamo di fronte a una partita doppia che si intreccia con il PianoCasa‬ in discussione in queste ore in Regione Liguria‬. Toti & C., infatti, hanno sempre ribadito che saranno i parchi ad avere l’ultima parola sui progetti relativi al proprio territorio. Ma, in questo modo, le decisioni saranno prese da un unico centro di comando, controllato direttamente dalla Regione, mettendo, di fatto, il bavaglio alla voce dei territori. Un accentramento di poteri che rischia di cancellare ogni forma di controllo sulla speculazione edilizia che interessa da anni i parchi costieri.
Tra questi, il più ambito è certamente il Parco di Portofino‬, un’area di forte richiamo turistico e ambientale, il cui ente si è già espresso fortemente contrarie nei confronti del Piano Casa. La tutela e salvaguardia di questa unicità mondiale si traduce in turismo di qualità, con ricadute economiche dirette su tutto il territorio. Ma ciò è possibile solo attraverso la competenza e l’esperienza di persone che conoscano bene la zona, sappiamo valorizzarla e promuoverla, all’insegna della green economy locale.
L’obiettivo di facciata dell’accorpamento è proprio quello di incentivare il turismo, ma evidenzia una grossolana incongruità: far scomparire il Parco di Portofino sarà un vantaggio o meno per il turismo della zona? In che modo un nuovo ente privato unico per tutta la regione potrà custodire valori ambientali, storici e culturali diversi per ogni parco, ognuno con una sua storia e una sua identità? E, soprattutto, come potrà garantire un presidio sul territorio; preservarlo dalla nuova colata di cemento che minaccia di investire i parchi con il nuovo Piano Casa?