MOLO FORNELLI, BATTISTINI (M5S): “GRAVE LA MANCATA ISTRUTTORIA SUI DRAGAGGI”

Il provvedimento di sequestro del cantiere di dragaggio di fronte al Molo Fornelli del porto della Spezia, al di là delle specifiche questioni penali che sono di esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria, conferma i limiti sia tecnici che amministrativi presenti nella attività di dragaggio che procede, nel golfo della Spezia, da molto tempo.

Noi pensiamo che questi limiti abbiano origine dal non corretto svolgimento dell’istruttoria che avrebbe dovuto mettere a confronto le tecniche di dragaggio indicate dall’ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica applicata al Mare) all’interno del Progetto Preliminare di Bonifica approvato con Conferenza dei Servizi del 24 marzo 2004. 

In altri termini, si sarebbe dovuto svolgere un’adeguata valutazione sulle tecniche di dragaggio più adeguate, soprattutto alla luce della presenza di un sito di bonifica importante (e dai riflessi così negativi per la nostra provincia) come quello di Pitelli e delle pluridecennali attività di allevamento ittico all’interno del golfo. Per non parlare poi della presenza del forte traffico marittimo in entrata e in uscita dato non solo dal porto ma dall’intero sistema diportistico e lavorativo.

Il mancato svolgimento dell’istruttoria ha, di fatto, creato i presupposti per le potenziali violazioni e per le criticità che stanno emergendo, come peraltro confermano platealmente gli stessi rappresentanti istituzionali nei vari verbali delle riunioni tecniche. ARPAL e l’Istituto Zooprofilattico, nel maggio scorso, in relazione alla moria di muscoli dello scorso inverno, dicono chiaramente che “se si fosse dragato con maggiore attenzione, e con un campo di lavoro fisso, si sarebbe potuto escludere completamente l’influenza di tali attività sull’accadimento ai mitili”.

Anche per tutelare quello che per la nostra città è un simbolo culturale, oltre che un fattore economico, il muscolo, noi, come Movimento 5 stelle, la scorsa estate abbiamo presentato in Consiglio regionale una mozione, approvata all’unanimità, nella quale si impegnava la Giunta regionale e le altre istituzioni competenti, a cominciare dalla Autorità Portuale, a:       

– Verificare, in collaborazione con tutti gli enti preposti, l’esistenza di tutti gli atti di controllo e di monitoraggio in relazione alla attività di dragaggio previsti dalla legge e dalle autorizzazioni vigenti, nonché le eventuali lacune di indagine;

– Avviare uno studio, con il coinvolgimento oltre che degli enti pubblici preposti dei rappresentanti tecnici dei mitilicoltori, sulle ragioni dello stato di criticità della mitilicoltura.

Queste richieste erano fondate sulle competenze specifiche che la Regione Liguria ha in relazione al sito di bonifica di interesse regionale di Pitelli all’interno del quale si sono svolte e continuano a svolgersi le attività di dragaggio del golfo.

Ci spiace constatare, inoltre, dal sequestro di questi giorni, che nulla è stato fatto di quanto sopra votato non solo dalla Regione ma anche dagli altri enti e dalla Autorità Portuale stessa.

Ancora una volta è, infatti, dovuta intervenire la magistratura perché la (vecchia) politica ha rinunciato a svolgere quel ruolo di controllo e di indirizzo che la legge gli riconosce e che il cittadino, giustamente, pretende.

Da ultimo, visto che ci stiamo battendo, e lo abbiamo esplicitato più volte in sede di Consiglio regionale, per riportare il sito di Pitelli ad essere di interesse nazionale, rileviamo come il suo passaggio a sito di interesse regionale non solo non abbia accelerato alcuna reale bonifica delle aree più inquinate ma addirittura abbia ulteriormente ridotto, oltre alle risorse economiche disponibili, le misure di controllo e l’esecuzione delle misure prescrittive che erano state predisposte, a cominciare proprio dal Progetto Preliminare dell’ICRAM. 

Francesco Battistini, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria