Questa è una storia che parte da lontano. Con la legge 2009 del governo Berlusconi IV inizia il super foraggiamento di 50 milioni di euro annui a favore del Bambin Gesù. Due anni dopo sempre Berlusconi, con un colpo di coda, inserisce nella legge del 12 novembre un comma con cui incrementa di ulteriori 30 milioni il finanziamento a favore del Bambin Gesù, per un totale di 80 milioni di euro. E nulla cambierà nei successivi governi Monti, Letta e Renzi, terzo governo consecutivo non eletto dagli italiani
In tutto questo periodo, fino ad oggi, sono stati donati circa 600 milioni al Bambin Gesù, contro le poche decine di milioni al Gaslini. Non c’è nulla da eccepire sul piano normativo, ma la domanda che ci poniamo è: perché tutta questa disparità?
Tra le motivazioni della legge del 2009, si legge che sono riconosciute “caratteristiche di specificità e innovatività nell’assistenza pediatrica” al Bambin Gesù. Condividiamo che il Bambin Gesù sia un’eccellenza con medici di valore, tra cui i nostri prof. Giacomo Pongiglione, cardiologo, e il prof. Paolo Tomà, radiologo, partiti da Genova e arrivati a Roma in una campagna acquisti monodirezionale e senza contropartita, fermata solo al sopraggiungere delle prime e assolutamente giustificate proteste.
Ma se questa è la motivazione, dobbiamo concludere che il Gaslini non sia, allo stesso modo, un istituto con riconosciute caratteristiche di specificità e innovatività nell’assistenza pediatrica?
In più, grazie anche al Concordato del 1929, rivisto nel 1984, il Bambin Gesù, che ha natura privatistica, gode già di un sistema fiscale “differente” (per non dire super agevolato) e per questo può avviare contratti sicuramente più vantaggiosi ai propri professionisti rispetto al Gaslini, che è un IRCCS di natura pubblica.
È necessario che la Regione si impegni a fare pressioni a livello governativo per riequilibrare le condizioni in termini di finanziamenti e per trovare ulteriori risorse per assumere a tempo indeterminato i nostri ricercatori precari, con decennale esperienza anche nella ricerca scientifica all’interno dell’istituto, che hanno permesso al nostro Gaslini di essere una perla, un vero fiore all’occhiello a livello nazionale e internazionale.
La Giunta Toti dia finalmente il giusto riconoscimento a questo polo pediatrico di eccellenza incominciando a ripristinare quei 2 milioni di euro che, ad oggi, mancano all’appello, cancellati dalla precedente Giunta Burlando.
Se il cardinal Bertone, alla vigilia di Natale 2013, si permetteva di ridere sui soldi agli ospedali (“Roma batte Genova 80 a 5” disse), beh, carissimo (in ogni senso) Cardinale, noi qui non ridiamo affatto.
Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria