Ancora un rinvio, l’ennesimo nella partita infinita dell’Italiana Coke. Che, grazie ai continui tentennamenti della (vecchia) politica, può continuare liberamente ad operare senza essere costretta ad adottare alcuna misura concreta per l’ambiente.
Ben venga qualunque tentativo della Regione di far luce sul rischio inquinamento. Ma perché ricorrere a un ulteriore screening sui parametri ambientali, quando le norme impongono di avviare subito la procedura di VIA? Una decisione, questa, che non fa altro che dilatare i tempi e complicare un iter amministrativo già abbastanza intricato di suo. Col risultato di concedere ulteriore tempo all’Italiana Coke, senza alcun vincolo preciso nei confronti dell’azienda.
Per evitare un nuovo caso bitume, rilanciamo la richiesta di un’inchiesta pubblica rigorosa e approfondita che coinvolga davvero tutti gli attori e faccia luce su una vicenda dai troppi angoli ancora oscuri.
Se saranno dimostrati, come temiamo, gli effetti nefasti dell’Italiana Coke, auspichiamo che siano adottate tutte le misure necessarie, anche le più drastiche, per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.
Andrea Melis, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria
