Ore contate per la Fiera di Genova Spa. Decisivo l’incontro di oggi del Consiglio di Amministrazione, dal quale si saprà qualcosa di più sul futuro dell’area, a rischio liquidazione.
“Il sospetto è che ci sia la volontà, da parte degli azionisti, di favorire il degrado e la chiusura dell’ente, con la complicità del Comune di Genova, a tutto vantaggio di interessi portuali che nulla hanno a che vedere con la collettività”.
Così Alice Salvatore, portavoce M5S in Regione, interviene nel dibattito, reso rovente in queste ore dalla lettera-documento dei dipendenti contro la “disastrosa” gestione dell’ente da parte di soci e azionisti.
“Sottoscriviamo in toto le preoccupazioni e le perplessità dei dipendenti – prosegue la portavoce pentastellata – Il Comune di Genova è responsabile di far fallire scientemente un fiore all’occhiello della città. Doria pare inerme di fronte a interessi economici più grandi ai quali è incapace di opporsi. E, in questo modo, fallisce in toto la sua missione di preservare il bene pubblico e creare ricchezza, cultura e occupazione per la città. Che ne sarà del Salone Nautico? Di Euroflora? E di tutti gli eventi e manifestazioni ospitati dalla Fiera di Genova che, pur tra mille difficoltà, rappresentano un volano per l’economia cittadina?”.
Salvatore punta poi il dito sui terminalisti e sulle lobby della portualità genovese, senza risparmiare un attacco all’Autorità Portuale.
“In tutti questi anni non ha fatto altro che mangiare il nostro territorio, senza restituire praticamente nulla né in termini di spazi pubblici né occupazione. Non ci crede più nessuno al “ricatto occupazionale”. Ormai i terminal diventeranno sempre più automatizzati (lo dice l’Autorità portuale stessa): ciò significa sempre meno risorse umane e sempre meno lavoro – conclude Salvatore – Qui c’è bisogno di un’amministrazione pubblica che abbia davvero a cuore gli interessi dei cittadini e non quelli dei pochi azionisti e terminalisti che per profitto stanno distruggendo il nostro litorale!”
MoVimento 5 Stelle Liguria