Quella piastra ambulatoriale non s’ha da fare. Lo ha fatto capire chiaramente ieri l’assessore alla Sanità Sonia Viale, rispondendo a una nostra interrogazione sulla futura destinazione dell’ex ospedale di Santa Margherita Ligure.
Ecco dove sono finite le promesse dell’allora sindaco di “Santa” Roberto De Marchi e l’ex Giunta regionale targata centrosinistra, che nel 2012 assicuravano in coro: “800 metri quadrati di edificio saranno destinati in parte alla nuova piastra”.
In quattro anni, quegli 800 metri quadrati si sono via via assottigliati, fino a trasformarsi in parole al vento e meri slogan elettorali. La pietra tombale sui sogni dei cittadini sammargheritesi l’ha messa definitivamente ieri, in Consiglio regionale, l’assessore Viale. Con tanto di gaffe…
“La struttura – ha precisato Viale – non fa più parte del patrimonio immobiliare ligure da quando, nel 2011, inseguito alla manovra della precedente Giunta regionale, è passata in capo ad Arte, che deve alienarla”.
Quello che l’assessore si dimentica di dire (consapevolmente o meno) è che, nel 2014, la Corte dei Conti ha messo nel mirino oltre 103 milioni di euro legati all’operazione Arte Genova, tra cui anche i 10 milioni relativi all’ex ospedale di Santa Margherita Ligure. Tradotto: la vendita dell’ex nosocomio è illegittima!
A questo punto delle due l’una: o l’assessore Viale ignorava la cosa; oppure ha eluso intenzionalmente l’argomento, come del resto la Giunta Toti ci ha abituato a fare ogni qual volta chiediamo chiarimenti sul caso Arte Genova. Lo abbiamo fatto anche con la richiesta di una Commissione speciale d’inchiesta, puntualmente bocciata dal Partito Unico con un niet bipartisan.
Ma per quanto tempo potranno ignorare la questione? Per quanto potranno continuare a prendere in giro i cittadini, che da anni aspettano un presidio sanitario chiave per il territorio? Noi continueremo a chiedere verità e trasparenza nelle procedure. Loro non si arrenderanno mai. Ma gli conviene?
Fabio Tosi, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria