Oggi in Commissione III regionale sono stati auditi i rappresentanti sindacali di Oto Melara, che hanno accolto con grande favore il nostro recente Ordine del Giorno (formulato assieme a Lega Nord) per tutelare i lavoratori e diversificare le linee produttive in chiave di alta tecnologia.
Una risposta che, se venisse sposata dai vertici Finmeccanica, permetterebbe di guardare con fiducia al futuro di uno stabilimento strategico per tutta la provincia di Spezia, sia per il numero di impiegati, sia per l’indotto di qualità che crea sul territorio, in quella che si può considerare a tutti gli effetti una filiera a chilometro zero.
Nell’immediato presente auspichiamo con forza lo sblocco della commessa dei 34 VBM, che permetterebbe all’azienda e ai lavoratori di tornare a produrre e a lavorare.
In futuro, la strada maestra dovrà essere quella di una differenziazione delle linee e di un’apertura al settore civile e all’alta tecnologica, dalla robotica al biomedicale. Un percorso che, lo sappiamo, potrebbe essere lungo, ma che deve essere avviato subito per avere risultati sul medio-lungo periodo.
Come MoVimento 5 Stelle, saremo al fianco dei lavoratori per far sì che Oto Melara rimanga a Spezia, non solo come linee produttive ma anche come management aziendale. E lo stesso deve avvenire per l’intero comparto di progettazione di sviluppo, realtà spezzina ormai da decenni e che tale deve rimanere, per garantire occupazione, reddito e sviluppo.
Francesco Battistini, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria