L’atmosfera che si respirava mercoledì 13 aprile in consiglio comunale era simile a quella dei film di Alberto Sordi che con estrema maestria sapeva raccontare, traducendola in commedia, la realtà italiana. Precari interinali della sanità a rischio disoccupazione che venivano rassicurati da politici che guadagnano dagli 8 ai 10 mila euro al mese e che da 20 anni occupano poltrone. Un parterre di sindaci, medici e cittadini venuti tutti ad implorare all’Assessore Sonia Viale la buona novella. Dal canto suo, l’Assessore, ha riferito con un discorso condito con un pizzico di eloquenza, mantecato con grande capacità dialettica e sostanziato da tanta ma tanta aria fritta che il protocollo siglato dal Comune con l’ex Giunta regionale, piena di indagati, sostanzialmente vale meno di zero. Le rassicurazioni si sono limitate all’elogio del famoso libro bianco in corso di allestimento che prevede la riorganizzazione sanitaria in regione per il quale, assicura Sonia, sono state contemplate tutte le possibilità a favore dei cittadini compresa la delega alla sanità privata. Nel frattempo, ricavati dalle tasse dei cittadini, sono stati spesi dai politici soldi pubblici in termini di viaggi e tempo/lavoro per siglare gli accordi precedenti senza però concludere nulla. Quando all’inizio del 2015 portammo in consiglio comunale la nostra mozione per la salvaguardia del dea esprimemmo esattamente lo stesso concetto e insistemmo che fosse approvato un documento più sostanziale in termini istituzionali e di garanzia. Quella mozione ci fu rifiutata per ben 2 volte per non inficiare le trattative mi fu detto dal Sindaco Valeriani (????) salvo poi essere stata recepita e integrata dall’allora consigliere regionale Marco Melgrati che la fece discutere ed approvare all’unanimità dal consiglio trasformando l’istanza in un impegno. Ed è proprio quest’ultimo fatto che ho ricordato l’altra sera all’Assessore Sonia Viale consegnandole la mozione e l’ordine del giorno approvati anche dai membri del suo partito e dai suoi alleati in giunta. Le ho inoltre ricordato che oltre ai problemi strutturali ormai al limite del sostenibile l’ospedale del S. Corona opera in deroga rispetto alla sua qualificazione cioè, non è pienamente messo in condizioni funzionali e organizzative per operare secondo le mansioni che gli spettano. Per quanto riguarda le risorse per la riqualificazione mi fa specie che su un territorio cementificato come quello pietrese si faccia leva sulla possibilità di concedere licenze edili in un momento di estrema crisi per il settore e che andrebbero ulteriormente a devastare un paese che basa la sua economia sul turismo e che vede come patrimonio edilizio 17.540 appartamenti a fronte di 4560 famiglie quando i dati sulla corruzione e mal gestione in ambito sanitario, come afferma Cantone, parlano di 23,6 miliardi di euro l’anno. Non basterebbe portare più onestà all’interno dell’ambito pubblico? Cari cittadini sottostare al sistema per convenienza personale, disinteressarsi ad esso perchè amareggiati e delusi o non avere pienamente coscienza della realtà sociale che ci circonda non farà altro che continuare ad alimentare una classe politica e una cultura che ci sta devastando.