Un piemontese come rappresentante ligure dell Istituto Zooprofilattico . Sembra un paradosso, ma è solo l’emblema della politica delle nomine di Toti, che evidentemente ha confuso la nostra regione con un poltronificio per amici e amici degli amici, meglio se “foresti”.
Se poi, come in questo caso, il candidato Piero Durando – di cui non mettiamo in dubbio le competenze – è anche leghista, tanto meglio… Soprattutto in un momento in cui il governatore Toti ha urgente bisogno di dare una carezza agli acerrimi alleati Rixi e Salvini, in nome di logiche nazionali che nulla hanno a che vedere con la Liguria.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a un uso personalistico e partitico della nostra regione e di un istituto di grande importanza come questo.
Stupisce, tuttavia, che la predica arrivi dal pulpito del Partito Democratico, che nel 2011 era riuscito a fare addirittura peggio, proponendo allo stesso Istituto un rappresentante ligure al 100% – questo si – ma casualmente pure ex capo della segreteria tecnica di Livia Turco al Ministero della Sanità e, soprattutto, moglie dell’allora vicecapogruppo dem Valter Ferrando.
Insomma, chi è senza peccato scagli la prima nomina!
Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria