All’inizio doveva essere qualche settimana. Poi è diventato giugno. Adesso – è notizia di oggi – l’Aurelia resterà chiusa almeno fino a luglio, quando dovrebbe riaprire a senso unico alternato. Ma a questo punto il fondato timore è che, comunque andrà a finire, la stagione estiva di Arenzano sia completamente persa, con gravi conseguenze su tutto l’indotto.
La messa in sicurezza del versante e la tutela dei cittadini vanno assolutamente salvaguardate, su questo non si discute. Ma non possono essere cittadini, residenti e commercianti a pagare il prezzo di un’amministrazione incapace di gestire l’emergenza.
Tocca agli inquirenti stabilire le responsabilità legali, ma Comune di Arenzano e Regione hanno il compito di informare la cittadinanza sull’iter dei lavori, su costi, tempi e progetti, come fino ad oggi non è mai avvenuto, in un clima di totale opacità e mancanza di trasparenza.
Solo due settimane dopo la frana, il sindaco di Arenzano (targato Pd) aveva rassicurato tutti: “Sono ottimista, prima dell’estate la frana sarà risolta”. Abbiamo visto dove sono finite le certezze del Comune, che in questi due mesi non ha mai indetto una sola assemblea pubblica per informare la cittadinanza sullo stato dell’arte, come è avvenuto in altre zone interessate da vicende analoghe.
I commercianti stanno già facendo i conti con una drastica riduzione degli affari: fino al 50% di incassi in meno rispetto alla stagione precedente. E siamo solo agli inizi di maggio. È ora di rivolgersi anche all’Agenzia delle Entrate per valutare sgravi o incentivi fiscali ai commercianti così duramente colpiti dalle conseguenze della frana.
Ma a preoccupare è, soprattutto, l’isolamento dagli ospedali, con i pazienti costretti a prendere l’autostrada (rischiando code chilometriche) per raggiungere il vicino pronto soccorso di Voltri. Cosa accadrebbe in caso di codice rosso?
Un comune intero è in paralisi totale. E, a questo punto, non basta più l’esenzione del 70% del ticket nel tratto Voltri-Arenzano, senza contare l’odissea a cui sono costretti i cittadini per ottenere i rimborsi, che spesso costa più del rimborso stesso. Noi, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo chiesto – e lo chiediamo oggi a maggior ragione – che il tratto sia esentato al 100%, con rimborsi certi e agevoli.
La sicurezza del territorio va tutelata con ogni mezzo, i cittadini anche.
Alice Salvatore, Marco De Ferrari e Fabio Tosi, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria