IDROCARBURI, SALVATORE (M5S): “SUI MIASMI TOSSICI SILENZIO IMBARAZZANTE DA REGIONE E COMUNE”

Ci risiamo. Ancora un’emergenza legata agli idrocarburi, ancora un danno ambientale che interessa il Polcevera e i suoi residenti. E ancora una volta la Giunta Toti dimostra in maniera chiara di non avere piani strategici per garantire la sicurezza, la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente dai gravissimi rischi derivanti dallo sversamento di greggio e sostanze inquinanti e infiammabili.

Ne abbiamo avuto una dimostrazione chiara questa mattina, in Consiglio regionale, con la (non) risposta dell’assessore all’Ambiente Giampedrone, che purtroppo non ha fatto riferimenti agli insalubri miasmi che gli abitanti di Fegino e del Ponente genovese sono costretti a respirare non solo nelle ultime settimane ma da anni, nel silenzio assordante delle istituzioni. Argomento sul quale avevamo chiesto risposte con la nostra interrogazione.

Eppure esiste un accordo del 1989 con cui Regione, Comune e Provincia si impegnavano a far cessare tutte le attività petrolchimiche in centro urbano entro il 1991. Che ne è stato di quell’impegno? Che ne è stato di quelle promesse? A distanza di quasi 30 anni, a Multedo gli oleodotti e i depositi a rischio di incidente rilevante sono ancora lì, a pochi metri dalle case, dalle persone, che vivono quotidianamente a contatto con miasmi terrificanti e la paura costante di un incendio o di altri pericolosi incidenti.

I cittadini meritano ben altre risposte dalla Regione, e dal sindaco metropolitano Doria! È la Città Metropolitana ad avere le competenze per fermare le attività che provocano i miasmi! Quel che è accaduto ancora ieri notte a San Biagio, San Quirico, dimostra, una volta di più, ciò che rischiano i cittadini del Ponente genovese, trattati come cittadini di serie B dal partito del fossile. Gli accordi ci sono. Dopo 30 anni è l’ora di farli rispettare. Così come ci aspettiamo che, finalmente, Doria divulghi il protocollo di sicurezza per i cittadini in caso di incidenti rilevanti come quelli avvenuti in questi anni. È suo dovere diffonderlo, ed è una vergogna che non lo faccia.

Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria