“Ci siamo. Siamo al bivio finale di una partita che va oltre anche al futuro stesso dello Champagnat. Da una parte i lavoratori e la cittadinanza, dall’altra i fratelli maristi (o affaristi?) e le logiche della speculazione edilizia e dell’urbanizzazione selvaggia, il cui effetto immediato rischia di essere la perdita di 21 posti di lavoro (oltre 40, considerando anche i collaboratori a partita Iva), la dissipazione di un presidio sociale e sportivo che appartiene alla storia della città, il depauperamento di un intero quartiere, svenduto alle lobby della grande distribuzione organizzata”.
Così Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, interviene nel giorno dell’incontro tecnico coi sindacati sul destino dello Champagnat.
“Da che parte stanno i fratelli maristi? – si chiede il portavoce M5S – Se tengono davvero a una realtà che ha garantito loro migliaia di iscritti ogni anno, diano continuità al servizio di qualità che lo Champagnat ha sempre fornito alla cittadinanza. Il timore, più che fondato, è che la volontà sia di far trascorrere i canonici 60 giorni, oltre i quali decade ogni obbligo di riassumere i dipendenti lasciati a casa”.
“È assurdo e miope – conclude De Ferrari – avviare l’insediamento di un altro supermercato, in una zona già satura di offerta, e avviare scavi per altri 200 parcheggi ad esso collegati, con prevedibili ulteriori disagi alla cittadinanza e scellerati mutamenti urbanistici”.
MoVimento 5 Stelle Liguria