Il Parco dell’Aveto è ancora oggi senza un Presidente e un Consiglio. E Toti che fa? Come Ponzio Pilato, se ne lava le mani, lasciando tutto nelle mani del solo direttore, nonostante siano mesi che continuiamo a sollevare il problema con iniziative e atti istituzionali.
Ultima in ordine di tempo, l’interrogazione di questa mattina in Consiglio regionale alla quale il governatore non si è neppure degnato di rispondere, delegando la replica all’assessore Giampedrone, come se fosse una questione di secondo piano. È l’ennesima conferma dello spoil system in atto nella gestione delle nomine degli enti parco, ostaggio delle logiche e degli interessi dei partiti, che non riescono a mettersi d’accordo neppure su un nome, lasciando un intero territorio in balia di se stesso.
Preoccupa la totale mancanza di responsabilità da parte della Giunta Toti nei confronti dei dipendenti del Parco dell’Aveto. Senza Presidente e Consiglio vengono a mancare due tasselli chiave per votare i bilanci e dare un indirizzo chiaro all’ente. In questo vuoto di potere, restano in sospeso diverse partite chiave, tra cui l’istituzione di un nuovo Gal assieme al Parco dell’Antola, i nuovi PSR e anche il progetto delle valli interne. E, non da ultima, la miniera di Gambatesa, su cui noi ci siamo sempre espressi a favore dell’apertura per portare indotto turistico a tutta la vallata, garantire continuità lavorativa e sopperire agli sciagurati tagli di Toti & C. ai parchi liguri.
Fabio Tosi, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria