AREA EX BOERO, M5S: “CENTRO COMMERCIALE FUORILEGGE. FERMARE CANTIERE O RISCHIAMO DISASTRO AMBIENTALE”

Edificare un centro commerciale in zona rossa ad elevato rischio esondazione non è soltanto assurdo e incosciente, ma è soprattutto al di fuori della legge. Il Piano di Bacino della Regione Liguria, in questo senso, è chiarissimo e impedisce la realizzazione nella Fascia A (rossa) di nuovi interventi urbanistici e ampliamenti di manufatti esistenti.

Ma, soprattutto, chiude la porta ad ogni possibile cambio di destinazione d’uso che aumenti il carico insediativo. Esattamente quanto sta avvenendo nell’area ex Boero, il folle progetto sposato dal Pd e benedetto dal centrodestra, che prevede il passaggio di destinazione d’uso da industriale a residenziale, con tanto di asili e biblioteche.

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio regionale una nuova interrogazione ed è in attesa di una risposta urgente dall’assessore Giampedrone, a cui abbiamo chiesto che ripercussioni avrà tutto ciò sulla nuova variante del Piano di Bacino del torrente Bisagno?

L’area di scavo dei parcheggi interrati previsti per il nuovo centro commerciale si trova, infatti, in piena confluenza tra il Bisagno e due affluenti: il rio Ca’ de Rissi e il rio Geirato, da cui nell’ottobre 2014 è partita l’onda di piena assassina. Cosa accadrà in caso di violenti nubifragi? Chi si prenderà la responsabilità, in caso di nuove inondazioni?

L’area ex Boero diventa così l’emblema della cementificazione selvaggia portata avanti dal Partito Unico, che non si ferma né davanti alla legge, né di fronte alle proteste dei cittadini e degli autorevoli pareri contrari di ambientalisti ed esperti.

Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria