Confessiamo di aver avuto un sobbalzo nel leggere su Repubblica le parole dell’amministratore delegato di Ght, Luigi Prevedal, che, in barba ad ogni evidenza, sul Parco tecnologico degli Erzelli racconta ai cittadini una favoletta fatta di colline verdi, centri d’eccellenza e tecnologie all’avanguardia. Un libro dei sogni che purtroppo si scontra con la realtà, che il MoVimento 5 Stelle denuncia da anni, unica forza rimasta a combattere quella che potrebbe essere ricordata come il più fallimentare investimento edilizio nella storia di Genova. Nella sua lettera natalizia Prevedal dimentica di ricordare che, ad oggi, Ght non ha ancora eseguito la promessa bonifica completa della collina di Erzelli su cui dovrebbe sorgere il parco tecnologico.
Stiamo parlando oltretutto di un terreno fragile, ad alto rischio di dissesto idrogeologico e a ridosso di un’area coperta da vincolo cimiteriale. In un paese normale prima si termina la bonifica del terreno, ci si assicura la perfetta tenuta idrogeologica e si provvede a creare tutti i servizi e i collegamenti necessari per il trasporto delle persone, soltanto dopo si procede con i progetti e le operazioni edilizie, sulle quali avrebbe senso investire solo in sicurezza sanitaria (bonifica), idrogeologica ed economica: se creo il paese del Bengodi in un luogo irraggiungibile per i trasporti, pubblici o privati, allora sto facendo un investimento fallimentare. Invece qui da noi cosa succede?
Si progetta di soffocare la collina già satura con altro cemento, per una movimentazione complessiva di 1,5 milioni di metri cubi di terra (la più alta nella storia della città), con la benedizione bipartisan di Toti, Lega e Pd. Per Prevedal non c’è traccia della crisi occupazionale che sta svuotando le aziende già presenti agli Erzelli (Ericsson per ricordarne una…), che pure hanno ricevuto dalla vecchia politica fondi e incentivi pubblici per trasferirsi sulla collina, e in cambio le istituzioni hanno ricevuto licenziamenti, esuberi e desertificazione. Non c’è traccia neanche della totale assenza di una logistica adeguata e di trasporti efficienti che consentano il viaggio agli Erzelli senza dover intraprendere un’odissea quotidiana per utenti e lavoratori.
È ora di smettere di prendere in giro i cittadini, che meritano di sapere come stanno le cose. Siamo ancora in tempo per procedere con le operazioni di bonifica, messa in sicurezza e preparazione logistica dei trasporti prima che questa follia dirotti a vuoto risorse che quindi non possono essere usate per progetti realistici e immediatamente utili per risanare i problemi economici ed occupazionali del nostro territorio.