TERZO VALICO, COMPRENSIBILE STUPORE DI PAITA

È comprensibile attendersi un simile stupore da parte di chi come Paita, proviene dalla stessa scuola politica di De Luca Jr., da cui non la consigliera regionale ha mai preso pubblicamente le distanze oltretutto. È perfettamente normale che non riesca a capire come una politica responsabile tenga insieme lo sviluppo economico da una parte e il rispetto dei diritti e della salute di cittadini e lavoratori dall’altra, nel pieno rispetto e nell’attuazione della Costituzione. Oltre un certo limite di buon senso comprendiamo che la consigliera Paita faccia fatica ad andare.

D’altra parte fu proprio lei, insieme a Renzi, a promuovere un referendum sonoramente bocciato da 20 milioni di italiani, che avrebbe sfregiato in modo forse definitivo la Costituzione più bella del mondo. La stessa Carta che mette al centro la tutela dei diritti e della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente. Calpestati da Berlusconi che volle questo Terzo Valico contro ogni buon senso e soprattutto contro il parere della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale e contro i pareri negativi delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato e impose il progetto con una legge ad hoc, è con questi metodi, con questi contenuti e con questi soggetti che evidentemente Raffaella Paita si sente particolarmente a suo agio.

Il ricatto occupazionale non funziona più, cara Paita, i tempi sono cambiati! I cittadini hanno capito l’inganno, nonostante tutti i tentativi di terrorizzarli a casse unificate, da destra a sinistra. Sviluppo economico, lavoro, ambiente, salute e buon senso possono e devono coesistere: bastano la volontà politica e il coraggio di chi, come noi, ha le mani libere di perseguire l’interesse pubblico, insieme con quell’alto livello di responsabilità istituzionale che i cittadini hanno conferito con il loro voto il 4 Marzo.