La viabilità genovese non trova pace: alle criticità causate dal crollo del Ponte Morandi, si sommano ora i disagi causati dalla chiusura parziale (con senso unico alternato) di un tratto della Sopraelevata portuale, con pesanti ripercussioni sia in città sia in A7. A modificare la viabilità sul tratto in questione, e di cui non si conosce la data di fine lavori, i controlli di sicurezza avviati da Pavimental Spa (società controllata da Autostrade per l’Italia), su input dell’Autorità portuale e in seguito ai ripetuti solleciti del sindacato degli autotrasportatori.
In merito, il MoVimento 5 Stelle si interroga sulle modalità e sulla tempistica dei controlli che, per quanto necessari, sono ritenuti fuori tempo massimo.
Tra le opere infrastrutturali, figurano il prolungamento e l’ammodernamento della Sopraelevata portuale, a loro volta inserite nel programma triennale dei lavori 2007/2009 presentato dall’Autorità Portuale al MIT. <Quell’opera, se fosse stata avviata per tempo, avrebbe senz’altro alleggerito il traffico sul Ponte Morandi – puntualizza Alice Salvatore -. Si è perso tempo prezioso: con il crollo, non solo la città si è trovata in ginocchio, ma a pagare per l’inspiegabile lentezza delle istituzioni che ci hanno governato, anche molte vite umane>.
Constatato che l’Autorità Portuale ha in pancia 74 milioni di euro preordinati alla realizzazione e ammodernamento di infrastrutture con funzioni logistico-portuali, il MoVimento 5 Stelle all’unanimità chiede che si faccia luce sul mancato utilizzo dei fondi.
Le critiche che il MoVimento 5 Stelle sta sopportando, vanno rivedute non solo alla luce delle responsabilità della Società Autostrade S.p.A, ma anche delle altre evidenti responsabilità nella gestione della cosa pubblica, e nell’adempimento di passaggi essenziali per la collettività, da parte dei precedenti Governi e delle precedenti amministrazioni (talune ancora attuali, vedi Regione in primis e poi Comune e Città Metropolitana), a ogni livello istituzionale.
MoVimento 5 Stelle Liguria