“La Regione è un’istituzione autonoma con una sua autonomia di legislazione economica e finanziaria: può e deve prendere iniziative e decidere nel merito. Quando il Governo centrale interviene in aiuto e soccorso per un disastro come il crollo del Morandi, questo non giustifica in alcun modo l’ignavia dell’istituzione, che è invece presente sul territorio e che ha tutta una sua serie di competenze. È inaccettabile che se ne stia con le mani in mano“.
Così la capogruppo in Regione Alice Salvatore, che aggiunge le osservazioni del Gruppo pentastellato alle argomentazioni sollevate in Consiglio in merito alle competenze di Regione Liguria, rea di “nascondersi spesso dietro il Governo anche quando può fare ciò che rientra nei suoi ambiti e nelle sue competenze”
“L’addizionale regionale IRPEF, ad esempio, che la Giunta ha peraltro aumentato, è di competenza della Regione: il Governo non decide cosa si può e cosa non si può fare con quell’addizionale. In quest’ottica si inserisce una nostra battaglia storica: la lotta contro i tagli agli Enti da parte del Governo centrale”, ha aggiunto la capogruppo.
“Tuttavia, ripetiamo con forza che i nostri sforzi erano e sono a favore degli Enti locali, cioè dei Comuni, che sono stati vessati negli ultimi decenni e privati degli strumenti finanziari necessari per far fronte alle loro esigenze. La Regione è sì un Ente locale, ma è un Ente ricco, che ha un bilancio di miliardi di euro. Se il Governo fa i salti mortali per arrivare a stanziare, tra manovra finanziaria e Decreto Genova, fino a 1 miliardo di euro per far fronte a imprevisti tragici, togliendoli peraltro da altri importanti capitoli di spesa, non significa che Regione Liguria possa sfilarsi, scegliendo di non intervenire con strumenti propri”.
“Invitiamo dunque Toti ad accantonare una volta per tutte il gioco delle tre carte e di non rimpallare più le responsabilità su altri. Il Governo la sua parte l’ha fatta: lo stesso sforzo viene ora richiesto all’Ente Regione, che deve fare altrettanto e possibilmente senza sputare nel piatto da cui arriva quello che è un aiuto a dir poco straordinario. Un soccorso peraltro approntato con una velocità mai vista nei precedenti Governi e cui si è arrivati proprio grazie al tanto vituperato Decreto Genova, che ha già permesso una ripresa di settori strategici dell’economia cittadina. Porto e commercio sono infatti in crescita, a dispetto dei timori e delle perplessità che attanagliavano il nostro territorio subito dopo il crollo”.
“Morale: ognuno faccia la sua parte. Ogni istituzione ha i suoi compiti e le sue possibilità. Non nascondiamoci dietro un dito”.
MoVimento 5 Stelle Liguria