Agli Erzelli, il polo tecnologico ieri è andato letteralmente in tilt per una caduta di neve peraltro abbondantemente annunciata: nel pomeriggio, infatti, autobus bloccati, macchine di traverso e lavoratori costretti a scendere a piedi dalle crose ghiacciate.
“Il polo tecnologico in mano alla vecchia politica è stato avviato al contrario: si è partiti dal tetto senza pensare alle fondamenta – dichiarano i pentastellati regionali Alice Salvatore e Marco De Ferrari -. In Commissione, nel corso di un’audizione, ci avevano voluto rassicurare che mancava solamente la ‘logistica dell’ultimo miglio’. Peccato che l’ultimo miglio corrispnda a 1,6 km e la distanza tra la stazione di Sestri Ponente e il piazzale centrale in cima alla collina sia di poco superiore. Quindi in realtà manca ancora tutta la logistica”.
“La domanda non può che sorgere spontanea: come pensano Toti e Bucci di portarci 5.000 tra studenti, docenti e personale tecnico, oltre che gli impianti dell’Università di Ingegneria? Al momento, docenti e studenti possono sperimentare con concretezza l’effetto Venturi del vento che accelera quando si costringe tra grattacieli. E ancora: come pensano possa essere efficiente un ospedale in queste condizioni?”, chiedono i consiglieri.
“Inutile girarci intorno: la collina degli Erzelli non è servita a dovere. E sia Toti sia Bucci ne parlano come se fosse la Mecca della Liguria, la grande innovazione tecnologica e la soluzione a tutti i nostri mali… In realtà c’è dietro un’operazione di salvataggio per investimenti infelici”, commenta Salvatore, che aggiunge: “Il favore è il solito: investimento sbagliato, terreno mai bonificato da chi di dovere, il pubblico che con gli amici degli amici si fa carico di una situazione che volgeva al fallimento (a carico di privati), salvandola con i soldi dei contribuenti e costringendo le amministrazioni pubbliche a farsi carico degli affitti dei terreni”.
“Viene spontaneo associare la collina degli Erzelli all’Overlook Hotel! – ironizza De Ferrari -: ci figuriamo Toti e Bucci apparire di fronte ai lavoratori come le due gemelle della celebre pellicola, con appesi ai muri quadri in bianco e nero raffiguranti Burlando, Spinelli e tutta la combriccola protagonista della triste storia di questa collina degli orrori. Collina dove si è data priorità alla speculazione (a progetto ultimato si tratta della più grande movimentazione terra della storia di Genova: 1 milione e mezzo di metri cubi di terra, davanti a quella di via Madre di Dio degli anni Settanta, che fu di 1 milione di metri cubi circa!) e non ai servizi ai cittadini o a creare un luogo idoneo per rilanciare il ponente genovese, già martoriato da decenni di assurde politiche devastanti per il territorio e per i cittadini”.
MoVimento 5 Stelle Liguria