Rapallo nel Parco di Portofino, De Ferrari e Tosi: miope il no della Lega

“Spiace apprendere che la Lega, che un tempo fu federalista e territoriale nel senso positivo del termine, non guardi ora a quei paesi federalisti che per davvero approvano e ampliano i parchi nazionali, senza provare alcun timore reverenziale quando si trovano al cospetto di politici e amministratori locali dallo svincolo facile, tra i quali annovero anche quei sindaci che si sono fatti eleggere sotto le mentite spoglie delle liste civiche”, dichiara il consigliere regionale Fabio Tosi.

“Cosa dire degli amici della Lega, con i quali vorremmo portare avanti un proficuo lavoro a livello nazionale e che nei momenti più importanti sono silenti o supini o azzerbinati al civico potente di turno. Il mondo va avanti: i parchi nazionali non sono sinonimi di morte, fame e carestia, bensì di oro per un territorio che, non disponendo di spazi, dovrebbe puntare sulla conservazione e sul ripristino delle aree storiche e verdi”.

“La proposta del M5S non è demagogia. E di certo non è irriverente nei confronti della popolazione o incurante del territorio. La città di Rapallo è forse figlia di un dio minore? Permettere che il nostro Comune faccia parte del Parco porterebbe il suo nome in tutta Italia e in tutto il mondo. A costo zero. Basterebbe che il Comune facesse richiesta di partecipare a questo percorso, individuando un’area specifica per dare un segnale positivo per la conservazione e il ripristino della biodiversità”.

“La vostra presa di posizione netta, che possiamo solo definire miope, non la dimenticheremo e ne daremo contezza a tutta la cittadinanza. Tenete a mente che il vostro ‘no’ tarpa le ali a una città che merita molto di più. Una città dove la qualità della vita è ormai pressoché pari a zero, dove i negozi continuano a chiudere e la mancanza di lavoro è ormai palpabile e si respira nell’aria“, dichiara ancora Tosi, che aggiunge: “È alquanto paradossale che il Sindaco e l’amministrazione non abbiano risposto, permettendo invece che il parere negativo alla nostra proposta fosse espresso dall’ex candidato sindaco della Lega”.

Regione Liguria non rallenti il percorso di nazionalizzazione del Parco di Portofino, mettendosi di traverso tra il Ministero e i Comuni. Non disinformi i territori facendo passare l’informazione che il Parco sia un limite, quando invece sarà una risorsa per i 20 Comuni coinvolti, da Genova a Chiavari, e un’occasione unica per tutta la Liguria”, incalza poi il consigliere regionale Marco De Ferrari.

“Perché possa promuovere territori ancora oggi abbandonati a se stessi come l’entroterra, questo progetto deve avere respiro nazionale. Deve inserirsi nell’ottica del modello presentato da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), cui abbiamo assistito in Commissione ambiente e territorio. Modello che include un areale degno della nazionalizzazione in corso, vale a dire tra il Monte Fasce (nel levante del Comune di Genova), aree dove troviamo specie endemiche peculiari, fino a Chiavari”.

“Il milione di euro previsto dal Ministero serve per l’avvio di questo percorso, che indirizzerà verso un concreto sviluppo sostenibile dei territori, includendo la lotta al dissesto, il recupero sentieristico oggi pressoché abbandonato a se stesso, il sostegno alle micro e piccole imprese artigianali e agricole locali, verso le quali far confluire anche fondi nazionali ed europei attraverso adeguate progettazioni condivise con il territorio e i suoi cittadini, come previsto dalla legge 394/1991″.

“Regione Liguria assolva dunque il suo ruolo di tutela ambientale e naturalistica, della biodiversità e dello sviluppo socio economico”, aggiunge De Ferrari.

Da che parte sta il centrodestra? – si chiedono infine i consiglieri pentastellati -. Sta dalla parte della ‘Rapallizzazione’ che ha deturpato buona parte della città di Rapallo e della Liguria o intende partecipare all’opportunità di un cambiamento che il Ministero sta offrendo alla nostra regione?”.

MoVimento 5 Stelle Liguria

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