“Oggi in Consiglio regionale, sui Piani dei Parchi, ci siamo astenuti per senso di responsabilità istituzionale perché i Piani dei parchi sono strumenti utili per poter captare i fondi europei, come il PSR, e consentire la progettazione sostenibile ai territori e ai Comuni di competenza”. Così, il consigliere regionale Marco De Ferrari.
“La Giunta Toti, tuttavia, oggi ne approva quattro insieme (Alpi Liguri, Antola, Aveto, Beigua) in estremo ritardo e nel peggior momento possibile: schiacciandoli tra la legge Sfascia Parchi (che, con specifici emendamenti presentati in Commissione dalla Giunta, impone una forzatura verticistica ai Piani dei Parchi stessi), e il Tavolo tecnico-ambientale (che avrebbe potuto perfezionarli, ma che sarà calendarizzato in seconda battuta soltanto a fine mese).
“Un tavolo quindi partito con le gambe corte e già col fiato corto, che ci auguriamo possa risultare comunque quello strumento utile di ascolto delle istanze di tutti i Comitati e le Associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Legambiente, Enpa, ‘Fridays for Future’…)”.
“La legge Sfascia-Parchi e i relativi emendamenti ai Piani hanno prodotto disastri in particolare sui confini della nostra Regione: l’arretramento dei limiti dei Parchi ha creato corridoi innaturali di ‘libera caccia’, mettendo anche a rischio l’istituzione dei Parchi interregionali e in difficoltà i corpi di vigilanza istituzionali. Altra forte criticità si evidenzia sulle aree contigue (territori cuscinetto a protezione dei parchi previste dalla legge nazionale 394/91), abolite le quali si apriranno anche a cacciatori non residenti”.
“Insomma, un groviglio inestricabile burocratico e normativo creato dalla Giunta Toti che, pur di accontentare i soliti cacciatori, mette a rischio centinaia di ettari di preziosa biodiversità, aprendo anche a eventuali e future speculazioni edilizie e non solo”.
“Come MoVimento 5 Stelle, il nostro obiettivo resta quello delineato dal nostro Ministro dell’Ambiente M5S Sergio Costa: ampliamento delle aree protette e il sogno di realizzare un’Italia paese-parco, dove i Comuni che desiderano entrare a farne parte avranno una serie di incentivi fiscali e burocratici, anche nell’ottica di uno sviluppo economico di qualità, armonico col proprio territorio e in linea agli obiettivi racchiusi nell’Agenda 2030 europea per lo Sviluppo Sostenibile”.
MoVimento 5 Stelle Liguria