Disagi caldo in Sanità, Salvatore: Viale non attende la replica ed esce dall’aula

Presentata in mattinata, nell’odierna seduta consiliare, un’interrogazione a risposta immediata sulle criticità negli ospedali della Regione a causa del malfunzionamento dei sistemi di climatizzazione o della loro assenza, che hanno determinato gravi disagi legati al caldo per i pazienti delle strutture ospedaliere.

All’assessore alla Sanità abbiamo chiesto quali misure siano state adottate in quattro anni, dal 2015 a oggi, nella fase anteriore all’odierna gestione emergenziale, per garantire un adeguato funzionamento dei sistemi di climatizzazione all’interno delle strutture ospedaliere regionali. Parimenti, abbiamo chiesto quali siano le tempistiche previste per il ripristino della situazione di normalità climatica all’interno delle strutture interessate dai malfunzionamenti, con puntuale indicazione delle criticità riscontrate e delle tempistiche previste per i singoli enti ospedalieri”.

Così la capogruppo regionale Alice Salvatore, prima firmataria dell’interrogazione sottoscritta da tutti i colleghi di Gruppo.

“L’interrogazione si è resa oltremodo necessaria dopo aver appreso anche dai quotidiani che si sono verificati gravi disagi legati al caldo per i pazienti di tutte le strutture ospedaliere della Liguria“, continua Salvatore. Che poi aggiunge: “Rientra tra le competenze dell’Assessorato alla Sanità l’attività di programmazione sanitaria, di indirizzo, di coordinamento e di controllo delle attività delle Aziende Sanitarie, al cui interno è compreso anche il controllo sul corretto svolgimento della manutenzione delle strutture ospedaliere e sull’adeguatezza dei singoli reparti a ospitare i pazienti

“La risposta di Viale? Purtroppo abbiamo assistito all’ennesimo (scarso) esercizio retorico, per sviare l’attenzione spostandola su argomentazioni politiche che nulla hanno a che vedere con le criticità riportate. Inutile girarci intorno: in quattro anni, gli ospedali liguri non hanno beneficiato di alcuna pianificazione per adeguare alle esigenze, tanto dei pazienti quanto degli operatori sanitari, gli impianti di condizionamento degli ospedali liguri. Viale non si smentisce e per l’ennesima volta non risponde quando le chiediamo quali misure abbia approntato in quattro anni di governo. Azioni che avrebbe dovuto intraprendere fin da subito, anche negli ospedali che si trovano in edifici antichi, perché, e Viale lo sa bene, le ristrutturazioni permettono di adeguare anche gli edifici antichi alle esigenze moderne”.

“Facciamo un esempio logico: a seguito dell’emergenza caldo di quest’anno, Viale dichiara di aver approntato per l’ospedale San Paolo di Savona, incredibilmente ancora sprovvisto di impianti di condizionamento, una gara per provvedere questi strumenti di raffrescamento. A seguito della quale, occorreranno però 5 o 6 mesi affinché l’ospedale sia pronto e possa alleviare i disagi di un’emergenza caldo. Quindi non in tempo, oggi, a risolvere i problemi dei pazienti liguri. Se la procedura fosse stata iniziata anni addietro, durante questo governo Toti, non avremmo assistito all’emergenza caldo, l’ennesima peraltro, che di fatto ha fortemente penalizzato i pazienti lungo degenti e il personale medico, infermieristico e socio-sanitario”.

“A ulteriore riprova della sua incompetenza, Viale, pur di accorrere da Salvini oggi a Genova, ha abbandonato l’Aula nel bel mezzo della nostra replica. Una vergogna! Avrebbe dovuto attendere le repliche degli interroganti. È stata una grave mancanza di rispetto per tutta l’Assemblea legislativa, e per i pazienti che patiscono il disagio legate ai malfunzionamenti delle strutture sanitarie. Viale è inadeguata su tutti i fronti”.

 


REPLICA ALLA NOTA DI TOTI E VIALE

“Non si tratta di polemica pretestuosa. E sulla lotta alla mafia non abbiamo bisogno di lezioni né da parte di Toti né da parte di Viale, come più volte dimostrato. Il punto qui è un altro: è volutamente mancato il rispetto per l’Aula e per l’Assemblea legislativa. Davvero volete farci credere che il vicepremier Salvini non avrebbe capito pochissimi minuti di ritardo da parte di Sonia Viale, impegnata non su futili questioni bensì su temi importanti come la Sanità e il grave disagio legato al caldo negli ospedali liguri? Per quanto riguarda la visita del Vice premier e Ministro della Repubblica, stupisce che invece Toti sia rimasto in Aula per tutto il tempo che sarebbe stato utile a Viale per ascoltare le quattro repliche dei quattro interroganti, per un totale di 10 minuti in tutto. Toti si è protratto per almeno 20 minuti, dopo la fuga di Sonia Viale. L’assessore alla Sanità ha volutamente scelto di uscire in fretta e bofonchiando a metà di un replica di 2 minuti. Davvero non è pensabile che l’assessore non potesse almeno attendere il termine di quel primo intervento, cioè un minuto. Ed è assai poco verosimile che non potesse nemmeno attendere gli ulteriori 8 minuti in tutto. L’uscita di Viale aveva tutto il sapore della fuga: infatti non ha risposto nel merito a nessuna interrogazione nel suo precedente intervento, per regolamento dedicato alle risposte. Anzi, ha compiuto l’ennesima giravolta retorica. Una pratica ormai consueta per l’assessore di una Sanità regionale purtroppo in ginocchio”. Così la capogruppo regionale Alice Salvatore replicando alla nota di Toti e Viale.

 

MoVimento 5 Stelle Liguria

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