Bilancio, Melis: tanti comunicati e molta propaganda a fronte di poche soluzioni concrete

In questi anni, nelle varie sessioni di bilancio ho sempre guardato con particolare interesse il documento di economia e finanza regionale. Come per lo Stato centrale con il proprio documento di economia e finanza, la Regione con questo atto compie una duplice azione, e cioè propone la fotografia dello stato di salute del proprio territorio e la visione di medio termine del futuro”, è quanto dichiara il consigliere regionale Andrea Melis commentando l’odierna sessione di bilancio in Consiglio regionale.

“Ebbene, basta osservare e leggere i dati economici per rendersi conto che le proposte propagandate da questa Giunta non hanno sortito alcun effetto: le proiezioni di crescita del PIL regionale sono ridotte al lumicino e, se raffrontate con le stime di 5 anni addietro, sono decisamente in calo. Le tante crisi aziendali, certamente non imputabili direttamente alla Giunta Toti, nella politica del centrodestra regionale però non hanno trovato mai soluzioni concrete, ma piuttosto propaganda politica contro il governo nazionale”.

“Le infrastrutture poi, spesso tema di dibattito che il Presidente Toti ha utilizzato in questi anni, non hanno avuto, da parte di Regione Liguria, alcun vero impulso, a prescindere che si possa essere o non essere in accordo. Cosa ha fatto di concreto in merito la Giunta regionale, a parte produrre molti comunicati stampa di Toti?“, chiede Melis.

Recentemente sono stato a Bruxelles, per fare una ricognizione sui fondi europei di cui si sta decidendo il budget per la prossima programmazione 2021-2027. Ebbene, sul fronte della capacità di spesa e pagamento nell’attuale programmazione, la Liguria è fra le regioni in maggiore sofferenza, ossia indietro nell’utilizzo e nei pagamenti. Basti pensate al piano di sviluppo rurale, il PSR, il cui stato di avanzamento della spesa è fermo al 28,87%. Nel FSE (Fondo sociale europeo), poi, la percentuale delle somme erogate è solamente del 35,70; mentre nel FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) la percentuale delle somme erogate è pari al 47,33%”, fa sapere Melis.

“Ora, mentre per FSE e FESR non saremmo a rischio decurtazione, sul PSR rimane invece una certa percentuale di rischio. In via generale, visto che la programmazione corrente finisce nel 2020 e benché ci sia la proroga nell’utilizzo per ulteriori 3 anni, è evidente che siamo indietro. Il trend insomma conferma la nostra debolezza. La via peggiore per evitare la decurtazione e per raggiungere gli obiettivi di spesa, è che vengano promossi bandi di cui non si ha necessità”.

“Dai dati giunge insomma il sintomo di una scarsa capacità di pianificazione e visione di sviluppo e i fondi, per la giunta Toti, diventano strumento per costruire consenso piuttosto che per intercettare i reali bisogni dei cittadini e del territorio”.

“Credo che il primo giudizio da dare su un’azione politica siano i reali effetti sul territorio grazie alle stesse iniziative politiche: purtroppo, io non vedo alcuna reale incidenza della politica di Toti nella nostra regione, tranne una campagna elettorale permanente soprattutto a Genova. E qui mi permetto di ricordare che in Liguria non c’è solo la città di Genova”, conclude Melis.

MoVimento 5 Stelle Liguria

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